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Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare

Protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare: nuove linee guida operative

Con l’aumento delle temperature dovuto ai cambiamenti climatici, cresce la necessità di tutelare i lavoratori dai rischi connessi all’esposizione a calore e radiazione solare. Le nuove “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare”, pubblicate a giugno 2025, offrono un quadro completo di misure preventive, obblighi normativi e strumenti tecnici per affrontare un rischio in costante crescita, soprattutto nei mesi estivi.

I rischi del lavoro in ambienti caldi

Le alte temperature possono causare gravi problemi di salute, tra cui:

  • Crampi e disidratazione

  • Stress e esaurimento da calore

  • Colpi di calore (potenzialmente letali)

  • Disturbi oculari e cutanei dovuti ai raggi UV

Oltre al rischio sanitario, il calore incide negativamente su concentrazione, produttività e sicurezza operativa.

Obblighi normativi

Il D. Lgs. 81/08 impone ai datori di lavoro l’obbligo di valutare e gestire tutti i rischi, incluso il microclima e la radiazione solare, con una cadenza almeno quadriennale o in caso di cambiamenti rilevanti nel ciclo produttivo.

È previsto anche l’obbligo di formazione, informazione e sorveglianza sanitaria, con particolare attenzione ai lavoratori più vulnerabili (anziani, soggetti in terapia farmacologica, ecc.).

Misure preventive da adottare

Le linee guida raccomandano un approccio integrato, che prevede:

  • Riorganizzazione degli orari di lavoro, evitando le ore più calde

  • Pause frequenti in zone ombreggiate e climatizzate

  • Fornitura continua di acqua fresca

  • Indumenti adeguati: chiari, traspiranti, con protezione UV

  • Valutazione tecnica del rischio mediante strumenti previsionali (WBGT, PHS, HI)

  • Acclimatamento progressivo per nuovi assunti e dopo assenze prolungate

  • Sorveglianza sanitaria mirata, con l’intervento del medico competente

  • Formazione multilingue, per garantire la comprensione da parte di tutti

Focus sui settori più esposti

Agricoltura

I lavoratori stagionali, spesso impiegati all’aperto e in condizioni logistiche complesse, necessitano di particolare attenzione. Le linee guida prevedono abbigliamento protettivo, pause regolari, controllo medico e valutazione preventiva dei rischi.

Edilizia

Molte attività (ponteggi, tetti, strade) espongono i lavoratori a radiazione solare e sforzo fisico. Il rischio deve essere inserito nei documenti di sicurezza (PSC e POS) e gestito con orari flessibili, punti d’ombra, dispositivi tecnici e DPI adeguati.

Logistica

I grandi magazzini spesso non sono climatizzati e risentono fortemente del clima esterno. L’organizzazione del lavoro, l’accesso all’acqua, la sorveglianza sanitaria e la formazione diventano fondamentali anche per ambienti “ibridi” indoor/outdoor.

Un approccio responsabile e preventivo

Le linee guida non sono solo un adempimento normativo: rappresentano uno strumento concreto per migliorare la salute e il benessere dei lavoratori, ridurre gli infortuni e mantenere alta l’efficienza operativa anche nei mesi estivi.

In un contesto climatico sempre più estremo, la prevenzione non può più attendere. La sicurezza sul lavoro passa anche dalla capacità di adattarsi al caldo, proteggere le persone e pianificare con lungimiranza.

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